Con un po' d'emozione mi appresto a scrivere queste poche righe, coinvolto, affascinato da una due giorni, sabato 3 e domenica 4 ottobre 2009, che sicuramente tanti sestesi, giovani e meno giovani ricorderanno, magari commuovendosi, i più sentimentali con un lacrima, altri con un semplice sorriso, il 70° anniversario di fondazione dell'Avis di Sesto.
La tradizione si unisce al nuovo, la ricorrenza diventa scenario variopinto, colorato e festante.
Apre i battenti la Santa Messa del Donatore, officiata dal Decano di Sesto Don Giovanni Brigatti nella Basilica di Santo Stefano, sempre toccante, ogni anno una celebrazione più gremita, partecipata, spiritualmente profonda.
Dopo la Sacra Funzione, tutti a cena alla Trattoria Peppino di Carugate, un coro d'allegria, tanti volti della storia volontaristica, sociale, culturale sestese, un bagno d'entusiasmo nel celebrare questi primi 70 anni, la voglia di ricordare, dai gruppi aziendali alla Sesto città delle fabbriche, sembra ritornare, per un momento, il passato che fu, poi l'oggi, un altro mondo, un'alra società, un'altra Sesto ma lo stesso desiderio di donare, di dare una parte di sé per il bene comune, il sangue come fonte di vita, di rigenerazione, di carità umana e cristiana.
Domenica la grande cerimonia nella sala consiliare del Comune.
Con le parole del presidente dell'Avis di Sesto Giovanna Villa, si comprende nel miglior modo, con tanti spunti d'interesse e approfondimento, quanto sia importante questa associazione sul nostro territorio: "...Nel lontano 1939 un sestese lungimirante, Gianni Rossi, a seguito di un tragico incidente occorso ad un suo amico che per sopravvivere ebbe bisogno di ricevere delle trasfusioni, capì l'importanza di creare anche a Sesto un gruppo di donatori volontari ed organizzati ai quali ricorrere in caso di necessità.
Gianni Rossi fu il primo presidente della nostra Avis, a lui seguirono altri grandi uomini, tra cui voglio ricordare Guasconi e dopo di lui Paolo Monguzzi nonché l'attuale Consiglio con me come guida... attualmente abbiamo in forza circa 1200 donatori e raccogliamo 2500 sacche all'anno fra sangue e plasma, certamente altri numeri rispetto al passato, ma un ottimo punto di partenza per guardare con speranza al futuro".
Presenti in Comune: Sindaco Giorgio Oldrini, Sergio Valtolina consigliere nazionale Avis, Senatrice Fiorenza Bossoli, Giuseppe Casagrande consigliere regionale Avis Lombardia, Sara Valmaggi consigliere alla Regione Lombardia, Natale Casati presidente Avis provinciale di Milano, Cristina Russo Commissario Croce Rossa di Sesto, Gianfranco Colori Capo Delegazione Maestri del Lavoro di Sesto, Roberto Tenedini Maestro del Lavoro e rappresentante dell'associazione Abizero del San Raffaele, Michele Salvatore Maestro del Lavoro e fornitore del ricco buffet per il rinfresco grazie a Sodexho, Assessore Giovanni Urro, Dottor Beretta Direttore generale azienda ospedaliera "ICP", i 5 grandi medici "storici" dell'Avis, Monguzzi, Serio, Taccioli, Redaelli e Pizzamiglio, non dimenticando tutto il personale medico, il Direttore Sanitario del P.O. di Sesto, gli organi paramedici, le infermiere dell'unità operativa trasfusionale, Bouchemal Hocine direttore del Centro islamico della città, Maria Schirinzi presidente Aido Sesto, Croce Rossa Sesto, SOS Sesto, tante altre personalità ed associazioni del territorio.
Uno spazio particolare meritano le consorelle dell'Avis di Sesto, non tutte citabili per motivi di spazio, due su tutte nel grande rapporto d'amicizia e condivisione: Avis di Torremaggiore con il suo presidente Michele Barrea e i giovanissimi consiglieri Rossella Puntonio e Domenico Tartaglia, la Croce Rossa di Capodistria con il vicepresidente Marija Jereb e la segretaria Rozanna Viler, Jelka Lahajnar presidente donatori di sangue, Danila Brezovnik presidente commissione internazionale.
I premiati:
Con più di 125 donazioni:
Armando Dugaria, Massimo Folzi, Ettore Grassi, Angelo Nava, Giovanni Nova, Natale Stenco, Giuseppe Mario Taddei
Con 100 donazioni:
Lino Bonafede, Emilio Cionfoli, Francesca Corrao, Marco Crepaldi, Pier Angelo Mantegazza, Virginio Martini, Ugo Novelli, Gian Luigi Ponzoni, Emilio Sambo;
Con 75 donazioni:
Corrado Bongiovanni, Alberto Brambilla, Giuseppe Sergio Coralli, Alfredo Crippa, Luciano Cristinelli, Alessio D'Adda, Francesco De Francesco, Marco Duman, Aldo Foschini, Vincenzo Napoletano, Paolo Paoltroni, Gianni Peccenini, Giulio Pisati, Giacomo Roberto Plebani, Giovanni Segatto, Giacomo Tosatori, Luigi Vavassori, Fernando Zamperlin, Daniela Zavattini
Con 50 donazioni:
Eugenio Dario Angiolucci, Agnese Baroni, Franco Basso, Luca Beretta, Francesco Bertaiola, Sebastiano Bruno, Angela Bucca, Luciana Camelin, Ulderico Canarini, Regina Casiroli, Giovanni Castellano, Mario Giovanni Cazzaniga, Amilcare Celin, Dario Cereda, Soccorso Cilio, Claudio Comi, Roberto Como, Umberto Conti, Marco Corradini, Maria Luigia D'Incà, Roberto Dario, Lorenzo De Paola, Emma Di Matteo, Giovanni Ferrari, Adolfo Sandro Galeone, Mauro Generoso, Angelo Germinario, Antonio Grassi, Giuseppe Lanzoni, Santo Mazza, Luciano Mazzoleni, Adelio Meregalli, Francesco Morgana, Isidoro Massimo Nicastro, Riccardo Panicucci, Cosimo Peluso, Giuseppina Pescatore, Francesco Quaranta, Luca Ricci, Gianmario Rizzi, Leonardo Rosano, Rosanna Santoro, Marcello Soccol, Maurizio Tognoli, Giuseppe Valeriano, Germano Valsecchi, Massimo Viesti, Guido Visigalli.
Un'importante riconoscimento alle insegnanti Anna Calegari dell'Istituto Comprensivo Marzabotto e Simonetta Piva della scuola elementare Dante Alighieri per aver lavorato intensamente al progetto "Un Disegno per l'Avis", nato dagli sforzi del vice presidente Belotti e sostenuto dal presidente Villa e da tutto il Consiglio Avis; grazie a tutto questo sono stati premiati i disegni degli studenti: Ivano Chinali, Simone Paparuso, Aurora Laccetti, Vittoria Merlo, Omar Sarbraoni (Marzabotto) Camilla (Dante Alighieri).
Riportare tutti i nomi avrebbe richiesto un intero giornale, mi scuso inoltre per eventuali dimenticanze, 70 anni sono tanti e tanto ha fatto, fa e farà l'Avis.
Grazie di cuore.
Per gentile concessione di Simone Migliorini e del direttore de "Lo Specchio"